TABELLONE OTTAVI DI CHAMPIONS LEAGUE
L’altra sfida che vede in campo un italiana è Porto – Inter 1-1 gol di Martins al 24’del primo tempo che insacca a porta vuota su appoggio dalla sinistra di Stankovic e sale a quota 5 reti in cinque gare di Champions e pareggio al 16’ della ripresa : Nuno Valente crossa lungo da sinistra , Toldo si fa scavalcare colpevolmente, Costinha sul secondo palo rimette al centro dove il giovane Ricardo Costa, felice come un Goitom scaraventa in rete.
Ancora una partita agguantata e poi rovinata dalle solite amnesie mentali e tattiche , dall’ennesimo errore difensivo, in Europa come a Udine. Ecco un altro pareggio, il ventesimo stagionale: è un buon risultato, ma che lascia al Porto speranze che ad un certo punto non sognava più. E a San Siro i campioni d’Europa avranno in più Diego, il loro uomo più talentuoso.
Altro match clou della giornata è Barcellona – Chelsea 2-1. L’arbitro Frisk fa il protagonista nel dirigere questa finale anticipata: una sfida tra la prima della Liga e la prima della Premiership.
Frisk caccia Drogba all’11’ s.t. con una ammonizione ingiusta, forse perché prima aveva sorvolato su un altro fallo dello stesso attaccante. E il Chelsea spietato(mai un vero tiro in porta) ma in vantaggio fino ad allora per un autogol di Belletti, viene sgonfiato da Maxi Lopez (un gol e un assist per Eto’o). Un attaccante ventenne preso dal River Plate a gennaio e che ora diventerà l’idolo di Barcellona, visto l’esordio da fenomeno. Anche perché quando entra al 18’ s.t., gli inglesi sono avanti e il pubblico frigge di paura.
A Monaco di Baviera, Bayern Monaco batte Arsenal 3-1, anche se i padroni di casa rovinano con un pasticcio difensivo finale una vittoria piena e secca contro l’Arsenal, che poteva metterlo praticamente al riparo in vista del ritorno. Invece i tedeschi regalano agli inglesi un gol più insperato che cercato e pur con il risultato di 3 – 1 in suo favore e la bella doppietta di Pizarro, la squadra di Magath dovrà davvero impegnarsi al massimo per superare il turno. Andati in vantaggio quasi subito, i tedeschi prima amministrano la gara, poi, ottenuto il raddoppio, non lasciano più spazio agli spenti avversari.Oltre alla doppietta di Pizarro, segna poi Salihamidzic per il Bayern e accorcia Toure per l’Arsenal.
Ad Anfield Road il Liverpool batte Bayer Leverkusen 3 - 1 in una notte , la 50esima europea, che rimarra nella memoria dei tifosi inglesi come una di quelle da ricordare, anche se la papera di Dudek a pochi secondi dal termine li ha mandati a casa con l’amaro in bocca. Hamann aveva appena segnato il 3 – 0 che in pratica avrebbe chiuso il doppio confronto, ma il portiere ha offerto a França un pallone carico di speranze. Ai Reds resta una serata da ricordare, soprattutto perché alla vigilia non ci credeva quasi nessuno. Gerrard squalificato, Morientes non eleggibile, Xabi Alonso e Cissè infortunati, un ‘altalena uscita chiusa con un brutto 2 – 0 incassato a Birmingham, i tedeschi in buona forma. C’erano tutte le premesse per una serata no. E invece i gol di Luis Garcia, Riise e Hamann e gli errori dei tedeschi alle due estremità del campo avevano permesso al Liverpool di portarsi sul 3 – 0, preparandosi al meglio per la trasferta alla BayArena.
Il Psv vince 1 – 0 contro il Monaco, incornata del difensore brasiliano Alex su corner di Van Bommel all’8’ p.t., ma getta una grande occasione per presentarsi nel principato, fra due settimane, con un vantaggio superiore e giocare il ritorno con maggior tranquillità. Occasione gettata perché il Monaco, pur avendo oltre 80 minuti per cercare di raddrizzare una partita cominciata male, non e riuscito a costruire neppure una palla-gol per tutto l’incontro. Davvero una brutta prestazione per gli uomini di Deschamps che lasciano Eindhoven con la consapevolezza di potersi giocare ancora la qualificazione.
Infine il Lione si impone in Germania battendo per 3 – 0 un Werder Brema volenteroso ma sprecone, crollato a un quarto d’ora dalla fine sotto i colpi di Diarra e Juninho, che hanno completato il capolavoro cominciato da Wiltord. Il Werder si è presentato con un modulo a due punte davanti a Micoud in serata no, in più l’allenatore del Werder ha dovuto rinunciare a Klasnic, 5 gol all’attivo in Champions, fuori per influenza. Le Guen ha invece replicato piazzando Juninho e Diarra a far filtro dietro all’accoppiata Frau-Wiltord. Ne viene fuori una gara agile con continui rovesciamenti di fronte e due tattiche opposte: il Werder cerca le fasce per sfruttare il gioco aereo di Klose, il Lione, invece, replica con realismo a palla bassa, con contropiedi che tagliano in due la squadra di casa. E ci riesce.